giovedì 2 ottobre 2014

Cose da leggere: “Il Richiamo del Cuculo” di J.K. Rowling


- Oh, ma Rowling Rowling? Quella di Harry Potter?
- Sì. Quella Rowling lì. Ma questo libro è un giallo. Non c’entra niente con Harry Potter.
- Va be’, dai, però di sicuro ci sarà la magia… bello bello… ci sono pure i mangiamorte?
- No. E’ un giallo. Non c’è nessun risvolto magico o misterioso.
- Ah… comunque è un giallo per bambini, no? Di quelli con l’investigatore buffo che acchiappa il ladro di torte, vero?
- No. E’ un giallo di quelli col morto ammazzato. L’investigatore è un reduce di guerra senza una gamba che, se capita, impreca e beve più del dovuto. Vedi un po' tu se ti sembra per bambini...
- Oh... Ma sicuro sicuro che non c'è la magia?
- Sicurissimo.


Quanto scritto sopra per rendere chiaro a tutti che "Il Richiamo del Cuculo" è un giallo rivolto a un pubblico adulto.
Sarò sincero, se non fosse stato firmato da J.K. sicuramente non l'avrei comprato. I gialli non mi appassionano più di tanto e "Il Richiamo del Cuculo" è, come impianto narrativo, un giallo dei più classici: Investigatore privato introverso, con assistente carina e sveglia, indaga su morte misteriosa interrogando una lunga carrellata di testimoni.
Detto questo, il romanzo si lascia leggere che è un piacere. La vicenda parte con lentezza ma non tarda a incuriosire. Nel giro di pochi capitoli ti ritrovi ad aver fretta di arrivare alla fine.
Buono soprattutto l'equilibrio fra lo spazio dedicato al caso da risolvere e quello riservato invece alle vicende personali dell'investigatore protagonista, Cormoran Strike.
I punti dolenti del romanzo sono invece la risoluzione del mistero (che personalmente mi ha soddisfatto poco) e un uso forse eccessivo di cliché vari (ispettore introverso, assistente brillante, stilista gay sculettante, modella bella e svampita, rapper mezzo criminale e via discorrendo).

Lettura consigliata, anche se senza entusiasmo. Non è di sicuro il libro dell'anno ma vale il tempo speso a leggerlo.

Voto? Facciamo un sette.